Il concetto di regola di deduzione


In generale, potremo chiamare deduzione, un qualunque processo che da certe premesse P permette di ricavare, mediante determinate regole di deduzione, una conclusione C.

Le premesse P possono comprendere una o più proposizioni collegate tra loro da connettivi locigi, mentre le regole di deduzione sono procedure generalmente basate sui principi e sulle leggi della logica, la conclusione è anch'essa costituita da una o più proposizioni. Il cardine del processo di deduzione è rappresentato dalla casella centrale dello schema precedente, la conoscenza e la corretta utilizzazione delle regole di deduzione sono alla base di un qualunque ragionamento valido.


Regola di inferenza induttiva (modus ponens)


Questa regola di ragionamento si può rappresentare mediante lo schema presente nella seguente tabella:

premessaP1→P2vera
P1vera
conclusioneP2vera

La regola modus ponens si può così enunciare: se l'implicazione P1→P2 è vera e l'antecedente P1 è vera allora anche la conseguente P2 è vera. La correttezza di questa regola di ragionamento deriva dalla constatazione che la funzione proposizionale equivalente f(P1,P2)=[(P1→P2)∧P1]→P2 è sempre vera e quindi in base alla verità delle premesse anche la conclusione è vera.

Esempio

premessaSe Mario studierà sarà promossovera
Mario ha studiatovera
conclusioneMario è stato promossovera

Regola d'inferenza della controinversa (modus tollens)


Questa regola di ragionamento si può sintetizzare mediante lo schema presente nella seguente tabella:

premessaA1→A2vera
Ã2vera
conclusioneÃ1vera

La regola modus tollens si può così enunciare: se l'implicazione A1→A2 è vera e la negazione di A2 è vera allora anche la negazione di A1 è vera. La correttezza di questa regola di ragionamento deriva dalla constatazione che la funzione proposizionale ad essa equivalente: f(A1,A2)=[(A1→A2)∧Ã2]→Ã1 è sempre vera e quindi in base alla verità delle premesse anche la conclusione è vera.

Esempio:

premessaSe Mario studierà sarà promossovera
Mario non è stato promossovera
conclusioneMario non ha studiatovera

Il sillogismo ipotetico


Il sillogismo rappresenta il tipo fondamentale di ragionamento deduttivo della logica aristotelica, esso è composto da tre proposizioni, le prime due costituiscono le premesse, e si suppongono vere, mentre la terza è la conclusione la cui verità discende necessariamente dalle premesse. La regola di deduzione, detta sillogismo ipotetico, si può sintetizzare mediante lo schema presente nella seguente tabella:

premessaP1→P2vera
P2→P3vera
conclusioneP1→P3vera

Il sillogismo ipotetico si può così enunciare: se l'implicazione P1→P2 è vera e l'implicazione P2→P3 è vera, allora anche l'implicazione P1→P3 è vera. La correttezza di questa regola di ragionamento deriva dalla constatazione che la funzione proposizionale ad essa equivalente: f(P1,P2,P3)=[(P1→P2)∧(P2→P3)]→(P1→P3) è sempre vera e quindi in base alla verità delle premesse anche la conclusione P1→P3 risulta vera.

Esempio:


premessaSe Mario quest'anno studia sarà promossovera
Se Mario sarà promosso l'anno prossimo si iscriverà alla classe Vvera
conclusioneSe Mario quest'anno studia l'anno prossimo si iscriverà alla classe Vvera

Il sillogismo disgiuntivo


Questa regola di deduzione si può sintetizzare mediante lo schema presente nella seguente tabella:

premessaA1∨A2vera
Ã2vera
conclusioneA1vera

Il sillogismo disgiuntivo si può così enunciare: se l'implicazione A1∨A2 è vera e l'implicazione Ã2 è vera, allora anche l'implicazione A1 è vera. La correttezza di questa regola di ragionamento deriva dalla constatazione che la funzione proposizionale ad essa equivalente: f(A1,A2)=[(A1∨A2)∧(Ã2)]→(A1 ) è sempre vera e quindi in base alla verità delle premesse anche la conclusione A1 risulta vera.

Esempio:

premessaMario ascolta musica oppure studiavera
Mario non studiavera
conclusioneMario ascolta musicavera